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La storia della villa risale al 1781, quando Giovanbattista D’Adda, investito del feudo di Cassano, commissionò all’architetto Giuseppe Piermarini la costruzione di una nuova residenza. La struttura originale, realizzata da Francesco Croce in stile barocco, venne rimaneggiata per creare un connubio tra il barocco e il neoclassico, risultando in un capolavoro architettonico.

Nonostante la bellezza della villa, le vicende storiche travagliate dei secoli XVII e XVIII, con i cambiamenti politici e le battaglie che interessarono Cassano e la sua zona, sembrarono relegare la villa dei marchesi D’Adda in secondo piano. Durante quegli anni, sovrani e ufficiali preferirono il vicino Palazzo Sannazzari (oggi Villa Brambilla) per i loro incontri diplomatici o bellici. Tuttavia, è interessante notare che Napoleone I visitò il palazzo D’Adda nel 1607 insieme a Gioacchino Murat.

Nel 1879, con la morte del marchese Vitaliano D’Adda, il titolo nobiliare e la residenza passarono alla famiglia Borromeo, che abitò a Cassano fino ai primi decenni del XX secolo, dando un nuovo nome al palazzo.

Dopo la Seconda guerra mondiale, la villa cadde in uno stato progressivo di abbandono e incuria a causa delle difficoltà finanziarie dei proprietari successivi. Durante il periodo bellico, Villa Borromeo venne temporaneamente utilizzata come scuola su richiesta delle autorità tedesche e della Repubblica Sociale Italiana. Successivamente, le sue maestose sale vennero suddivise in piccoli appartamenti destinati inizialmente ad ospitare autorità locali e successivamente occupati da numerosi inquilini, ignari del valore artistico del luogo.

Solo alla fine degli anni Ottanta, iniziò un processo di recupero e restauro dell’edificio che era ormai diventato urgente. Oggi, la Villa Borromeo è di proprietà privata e funge da centro congressi, meeting e location per cerimonie. Talvolta, viene anche utilizzata come set per produzioni cinematografiche o spot pubblicitari. Nel 1986, le poste italiane hanno dedicato un francobollo alla villa di Cassano nella serie “Ville d’Italia”, riconoscendo così il suo valore storico e architettonico.

È incoraggiante vedere che il recupero e la valorizzazione della Villa Borromeo hanno permesso di preservare e condividere la sua bellezza con il pubblico, consentendo di apprezzare il suo fascino storico e artistico.

Foto di Villaborromeo.it